Marelli: iniziata la trattativa per il passaggio dal CCSL al CCNL 

È partita il 2 novembre scorso, a Roma, la trattativa con Marelli per il passaggio dal Contratto Collettivo Specifico di Lavoro al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. La Direzione di Marelli ha esposto un piano di discussione che si articola in due fasi: armonizzazione degli istituti comuni e discussione del contratto integrativo. “Si tratta di un negoziato di grande importanza e assai complesso, che potrebbe rappresentare un vero e proprio laboratorio per il settore metalmeccanico, in cui provare a coniugare le migliori specificità del CCSL e del CCNL”. Così Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm e responsabile del settore auto dopo l’incontro tenutosi presso la sede di Confindustria.

RECUPERO DEL POTERE D’ACQUISTO
“Innanzitutto – specifica Ficco – abbiamo chiesto di salvaguardare tutti i trattamenti di miglior favore del CCSL nel negoziato di armonizzazione col CCNL. Inoltre, abbiamo avanzato la richiesta di migliorare il premio aziendale e altre normative specifiche di quello che dovrà essere il contratto integrativo di gruppo. Infine, abbiamo rivendicato il pieno recupero del potere di acquisto, secondo noi da realizzare incrementando già nel 2023 la paga base e tutti gli istituti a essa connessi sulla base dell’inflazione del 2022, fino ad ora prevista allo 8,4%”.
Marelli ha espresso la sua disponibilità di principio ad affrontare tutte le questioni poste, partendo però dai temi dell’armonizzazione e specificamente da quello assai delicato dell’inquadramento, per poi passare alla trattativa sul contratto integrativo e sul recupero del potere di acquisto.

ENTRARE NEL MERITO
Più in particolare la Direzione di Marelli è entrata nel merito, immaginando il passaggio dagli attuali 3 livelli del CCSL ai 9 livelli del CCNL, comparando la paga base dei due contratti e assicurando che la differenza positiva potrà essere consolidata in superminimo individuale non assorbibile. Inoltre, la Direzione aziendale ha elencato gli istituti economici e normativi che sono presenti solo nel CCSL o che hanno una differente disciplina nei due contratti, dichiarandosi disponibile a un confronto sulle soluzioni da adottare.
Infine, nella trattativa del contratto integrativo in senso stretto, Marelli ha posto come temi da affrontare alcune questioni tipicamente aziendali, quali maggiorazioni, più alte nel CCSL rispetto al CCNL, relazioni sindacali, comprese le clausole di esigibilità, previdenza e sanità integrativa, lavoro agile, nonché naturalmente premio aziendale, per tale intendendo sia il premio efficienza di stabilimento sia l’incentivo di produttività legato alla presenza. “Abbiamo immaginato – conclude Ficco – un calendario di incontri, al fine di provare a definire i temi dell’armonizzazione entro fine anno e di affrontare i temi negoziali più spinosi i primi mesi del prossimo anno”. I primi si terranno il 23 novembre e il 14 dicembre.

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