L’Editoriale

Cari lavoratori,

questa prima edizione del 2022 del nostro giornale Fabbrica società si presenta con uno scenario ancora più incerto e preoccupante rispetto al numero precedente, prima della pausa natalizia.

Nonostante la diffusione dei vaccini, l’inizio della campagna per la terza dose e per i bambini dai 5 agli 11 anni e i provvedimenti messi in atto dal Governo, tra cui quello più dirompente rappresentato dall’obbligo di green pass, purtroppo la variante Omicron, che si è sviluppata nel nostro Paese dal mese di novembre, ha causato l’esplosione senza precedenti dei casi di contagio nel periodo tra le festività natalizie e l’inizio del nuovo anno. Siamo passati da numeri moderati a un’impennata delle infezioni con una rapidità unica.

L’unica nota positiva riguarda la bassa letalità della variante Omicron rispetto alle precedenti. Il Governo è stato costretto a fare appello di vaccinarsi a tutte quelle persone che non l’avevano fatto, anche attraverso un obbligo per gli over 50. Insomma, un provvedimento che nessun Paese democratico si sarebbe sognato di mettere in campo ma che la pericolosità della situazione impone.

Questo contesto senza precedenti crea delle difficoltà anche nella programmazione del futuro, degli investimenti, come se non ci fossero miglioramenti a due anni dall’inizio della pandemia. Ora, rispetto al marzo 2020, abbiamo il vaccino ma questo sta dimostrando i suoi limiti. Tuttavia rimane l’unico strumento che abbiamo a disposizione per evitare che la situazione degeneri e in questa direzione va l’obbligo vaccinale per gli over 50 deciso dal Governo.

Tutto questo, come già detto, si ripercuote sull’economia e sulla quotidianità delle persone.

La ripresa è avvenuta in molti settori ma non ha creato un aumento del benessere delle persone, anzi si sta traducendo in un aumento delle difficoltà a causa dell’aumento delle bollette di gas ed energia e dei prodotti di prima necessità come la pasta.

Abbiamo un’inflazione che corre con una velocità inaudita e l’unica consolazione è che si tratta di una situazione analoga agli altri Paesi e, in alcuni casi, migliore rispetto ad altri, come gli Usa, in cui ha raggiunto livelli record.

Questa situazione emergenziale ha acuito le difficoltà nelle crisi industriali già aperte e ne ha provocate di nuove. Abbiamo in piedi la vertenza della Divisione Aerostrutture di Leonardo e siamo in attesa di conoscere il piano industriale di Stellantis. A un anno dalla costituzione del colosso dell’auto non siamo stati in grado di verificarne in pieno le potenzialità a causa prima della pandemia e ora della mancanza di semiconduttori e materie prime che rallenta fortemente la produzione e ha ricadute occupazionali.

Il 2021 è stato sicuramente un anno positivo per i rinnovi contrattuali del nostro settore, partendo dal primo, quello di Federmeccanica-Assistal, proseguendo con Confapi, Confimi e per finire con quelli degli Artigiani e Orafi-Argentieri che si sono conclusi nel mese di dicembre. Sono i migliori rinnovi contrattuali degli ultimi anni e rappresentano un’ottima notizia per tutti i lavoratori perché garantiscono diritti a tutti anche e soprattutto in questo contesto emergenziale.

Il 2022 sarà l’anno dei congressi per tutte le categorie della Uil e per la confederazione, a partire dal primo aprile con le assemblee degli iscritti. A differenza degli anni precedenti in cui la fase congressuale e i congressi avevano una durata più lunga, in questa fase si è deciso di realizzare un calendario più corto, non sacrificando il merito e il confronto.

Per quanto riguarda la nostra categoria, abbiamo già approvato le delibere che prevedono il nostro congresso nazionale che si terrà a Roma all’Hotel Ergife il 4-5-6 di ottobre. Sarà un’importante occasione per condividere e incontrare tanti nostri delegati che abbiamo deciso che saranno in numero maggiore rispetto al passato. Condivideremo e discuteremo sulla transizione ecologica, sulle vertenze e sulle sfide future della nostra organizzazione e del mondo del lavoro.

Il congresso della Uil si terrà a Bologna dal 13 al 15 ottobre.

Il 2022 inizia anche con il cambio del Presidente della Repubblica e sicuramente questa sarà un’occasione significativa e in particolare per la politica nel mettere da parte le divisioni e nominare un presidente autorevole, equilibrato e che rappresenti l’unità del Paese. Questo deve essere da monito anche per eventuali motivi che potrebbero portare alla crisi di governo in un momento così complicato. Ci aspettiamo che il Governo continui a essere guidato da Draghi fino alla scadenza per mettere in campo i provvedimenti per il bene del Paese, a partire dall’utilizzo dei fondi del Pnrr, crocevia fondamentale per il futuro dell’Italia.

Non posso non concludere questo editoriale di inizio anno dando il nostro cordoglio per un grave lutto accaduto in questi giorni. La scomparsa del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ci addolora perché abbiamo perso un europeista convinto, una persona perbene, uno di noi. In queste ore si stanno svolgendo a Roma le esequie e colgo l’occasione per stringermi al cordoglio e mandare un ringraziamento per il suo lavoro sia a livello europeo che giornalistico.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *