Giornata  mondiale della Salute e Sicurezza sul Lavoro: l’obiettivo della Uil è #ZeroMortisulLavoro

“La questione della sicurezza sul lavoro deve essere affrontata alla stregua di un’emergenza nazionale. Non bastano più gli strumenti ordinari. Dopo la tragedia di Luana, siamo costretti a registrare l’ennesimo infortunio mortale e piangiamo la perdita di un altro operaio”. Così PierPaolo Bombardieri, Segretario generale Uil, il 5 maggio scorso alla notizia della morte dell’operaio metalmeccanico di Busto Arsizio, in provincia di Varese. “Questo stillicidio – prosegue – non è degno di un Paese civile. Prevenzione e formazione devono diventare una strategia e una scelta politica, con più risorse per mettere in sicurezza i processi produttivi e con più ispettori, più controlli e un coordinamento degli interventi. Chiederemo al Governo e a tutte le parti datoriali di avviare un percorso fondato su questi provvedimenti e su scelte concrete che abbiano come obiettivo zero morti sul lavoro”.

OBIETTIVO ZERO MORTI
 Il 28 aprile abbiamo celebrato la Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro (World Day for Safety and Health at Work), istituita dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) nel giugno del 2003, a conclusione della International Labour Conference.
La ricorrenza del 28 aprile nasce dalla necessità di promuovere un dibattito costruttivo sull’importanza del lavoro salutare, sicuro e dignitoso, sia tra la popolazione che tra i decisori politici.
L’emergenza sanitaria ha posto nuove sfide e ha evidenziato nuovi rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro, generando un profondo impatto sulle persone e sulle imprese. Basti pensare al rischio di trasmissione del virus nei luoghi di lavoro, ai rischi per la sicurezza e la salute sul lavoro, inclusi i rischi psicosociali, emersi con le misure di prevenzione e la riorganizzazione del lavoro in nuove forme, come lo smart working. Il tema della campagna 2021 è stato “Anticipare e essere pronti a rispondere alle crisi – Investire in sistemi resilienti di salute e sicurezza sul lavoro”. 

UNA GIORNATA SPECIALE
In occasione di quella giornata, e per ricordare le vittime dell’amianto, Cgil, Cisl, Uil hanno organizzato un webinar dal titolo “Una giornata così speciale che ne vale due”.
“Servono un impegno e una mobilitazione continua – ha detto Bombardieri nel corso del suo intervento – per ottenere risultati su questi fronti. E bisogna farlo anche per onorare la memoria di chi ha perso la vita, per carenza di sicurezza, lavorando nel periodo della pandemia. Dobbiamo impegnarci, dunque, per sensibilizzare tutta l’opinione pubblica e occorre cominciare dalle scuole. Il rispetto della sicurezza, della salute e della vita viene prima di tutto ed ecco perché dobbiamo puntare sulla prevenzione, sulla formazione e su azioni concrete. A tal proposito – ha sottolineato Bombardieri – dobbiamo costringere la politica e il Governo ad adottare interventi più decisi e a considerare questi temi prioritari. Perché, ad esempio, le aziende che violano la sicurezza sul lavoro possono continuare a lavorare per la Pubblica Amministrazione? Si stabilisca che chi non rispetta quelle norme non possa partecipare ai bandi e agli appalti della Pubblica Amministrazione e, inoltre, che non sono più accettabili le gare al massimo ribasso. Tutti insieme – ha concluso Bombardieri – dobbiamo assumerci un impegno comune: superare la sola logica del profitto e raggiungere l’obiettivo di zero morti sul lavoro”.

LA CAMPAGNA UIL SUI SOCIAL
E proprio la Uil ha infatti lanciato la campagna #ZeroMortisulLavoro su Twitter riuscendo, anche grazie al prezioso contributo delle categorie, a posizionare l’hashtag tra le prime tre posizioni nelle tendenze del social. “Per noi è una  battaglia di civiltà in difesa di tutti i lavoratori – ha sostenuto il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella – un impegno quotidiano che da sempre ci vede in prima fila. Nel contratto  nazionale di lavoro dei metalmeccanici appena rinnovato abbiamo rafforzato questo tema così importante partendo da un progetto solido, già avviato insieme alla parte datoriale e all’Inail nel precedente rinnovo contrattuale”. 

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