Coronavirus: riconversione produzioni Fca e Ferrari un esempio per tutti

Mascherine, respiratori e altri dispositivi sanitari utili alle strutture pubbliche e private per fronteggiare l’emergenza Coronavirus. Tante realtà industriali italiane, in particolare Fca e Ferrari, hanno deciso di riconvertire le proprie produzioni in segno di solidarietà e vicinanza a chi sta combattendo in prima linea.
Una scelta che “costituisce una speranza e che speriamo possa ispirare altre grandi imprese” dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive.

AZIONE SIMBOLICA
“Fca ha dichiarato attraverso una lettera ai propri dipendenti – spiega Ficco – la volontà di sospendere la produzione in tutti gli stabilimenti dell’Europa e del Nord America annunciando non solo lo sforzo di adottare ulteriori misure oltre quelle già intraprese a tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti, ma anche l’intenzione di utilizzare l’ingegno e le competenze di FCA per aiutare la comunità, sostenendo la produzione di respiratori e mascherine”.
In Italia Fca è impegnata con Ferrari, sottolinea Ficco, “ad aiutare Siare Engineering a raddoppiare la produzione di respiratori” e “uno stabilimento asiatico sarà convertito alla produzione di mascherine facciali, con l’obiettivo di arrivare a produrre nelle prossime settimane oltre un milione di mascherine al mese, che saranno donate a soccorritori e operatori sanitari”.

FERMARE PER MESSA IN SICUREZZA
Secondo il Segretario nazionale Uilm si deve “utilizzare la fermata produttiva per dotarci delle risorse necessarie ad affrontare l’emergenza dal punto di vista sia sanitario sia economico, per cercare di scongiurare gli enormi costi umani di un collasso industriale”.
Ficco auspica che “al rientro tutti i lavoratori di Fca possano ricevere mascherine di protezione” ma in generale “mi preme rimarcare che l’impegno di FCA costituisce una speranza ed esprime un alto valore simbolico: è arrivato il momento difatti che le grandi forze globali uniscano i loro sforzi per sconfiggere l’epidemia Covid-19, che sta minacciano la sicurezza e le legittime aspirazioni della intera Umanità”.
“Se vogliamo evitare che l’Italia collassi – conclude Ficco – dobbiamo assolutamente produrre le risorse necessarie a fronteggiare l’epidemia e dovrebbe essere il Governo a coordinare la conversione di un numero sufficiente di fabbriche alla produzione di mascherine, tamponi e respiratori e a qualsiasi altro bene essenziale a questo scopo”.

 

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