Together At Work: gli effetti della contrattazione collettiva sui datori di lavoro

di Chiara Romanazzi

Da lunedì 18 novembre è iniziata la seconda fase della campagna sulla contrattazione collettiva lanciata da IndustriAll Europe dal titolo “Together At Work”. La prima fase era rivolta ai lavoratori e ha trattato principalmente gli effetti positivi della contrattazione sui lavoratori e sulla società. La seconda fase, che è appena iniziata (e che terminerà il 15 dicembre), tratta invece gli effetti positivi della contrattazione collettiva non solo sui lavoratori, ma anche sui datori di lavoro.

AL VIA LA SECONDA FASE
Infatti, in questo periodo il titolo della campagna sarà “Negotiating together at work”, proprio perché ci si incentrerà sul lavoro negoziale tra datori di lavoro e sindacati.
È una bella coincidenza che questa campagna contrattuale cada nello stesso periodo in cui stiamo negoziando il nostro Ccnl con Federmeccanica. La Uilm sta dando il proprio contributo alla campagna lanciata da IndustriAll Europe, come avete potuto vedere con i volantini sulla contrattazione e la foto che abbiamo fatto circolare del tavolo negoziale, che riporta le citazioni del Direttore generale di Federmeccanica, Stefano Franchi, e del Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, sull’importanza di dover lavorare insieme sulla contrattazione.

L’IMPORTANZA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
In questo periodo IndustriAll Europe sta diffondendo un documento che spiega le ragioni per cui la contrattazione collettiva è importante sia per i datori di lavoro che per la società. Viene innanzitutto spiegato che la negoziazione a livello settoriale o industriale rende la contrattazione professionale e conveniente.
Con la contrattazione di settore, le aziende singole non affrontano la negoziazione a livello individuale. Danno infatti questa responsabilità alle proprie organizzazioni datoriali di settore, realizzando risparmi tangibili e ciò avviene anche per le piccole e medie imprese.
Tra gli altri aspetti positivi, c’è il fatto che la contrattazione collettiva crea fiducia sociale tra i lavoratori e l’impresa. Gestire la contrattazione a livello settoriale consente di tenere lontane dai luoghi di lavoro le potenziali tensioni, le discussioni conflittuali e le negoziazioni.
I contratti di lavoro settoriali forniscono standard accettabili su cui si può creare salari giusti o aumenti salariali giusti, cosa che può essere difficile a livello aziendale. Queste relazioni sociali creano fiducia tra il  management e i lavoratori che devono lavorare per rendere il posto di lavoro più produttivo e innovativo.

IL RUOLO DEL MERCATO
La contrattazione multi datoriale è anche utile per affrontare diversi tipi di fallimenti di mercato. Le forze del mercato tendono a investire insufficientemente nella formazione e nel miglioramento delle competenze della propria forza lavoro, poiché i datori di lavoro prendono i lavoratori dalle altre fabbriche invece che investire nei propri dipendenti.
I mercati svolgono anche un cattivo lavoro nella gestione del cambiamento strutturale: i lavoratori sostituiti, che sono licenziati delle aziende in crisi, hanno bisogno di risorse finanziarie che siano in grado di transitare verso un nuovo lavoro, ma solitamente hanno meno accesso a questa risorsa.
I sindacati e i datori di lavoro lavorano insieme quando devono affrontare i governi. Aggregare gli interessi e il potere sia dei sindacati che dei datori di lavoro mette loro in una posizione migliore quando si negozia con i governi su scelte di politica socio-economica.

CONTRO LA DISUGUAGLIANZA
La contrattazione a livello settoriale previene la crescita delle disuguaglianze. Le grandi disuguaglianze minano anche gli investimenti nel capitale umano danneggiando la crescita. Inoltre, la prosperità non condivisa alimenta risentimenti popolari e distrugge la fiducia nelle istituzioni, anche nella democrazia stessa.
È difficile misurare la produttività di un Paese, ma c’è una chiara tendenza all’alta produttività in quei Paesi dove la copertura contrattuale è migliore. Quando i sindacati sono coinvolti nella definizione dei salari, la produttività è migliore.

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