Exprivia: passi avanti nella trattativa per il contratto integrativo

Nei giorni 26 settembre a Molfetta e il 16 ottobre a Milano si sono svolte due sessioni di trattativa per la definizione del contratto integrativo del Gruppo Exprivia.
In particolare il giorno 26 settembre a Molfetta le Organizzazioni e le Rappresentanze sindacali hanno avanzato le seguenti richieste:

  1. che la Direzione aziendale procedesse alla disdetta entro il mese di settembre della polizza “Previdir” in modo da poter discutere senza vincoli della copertura sanitaria per i dipendenti Exprivia per il 2019 e per gli anni successivi, questa richiesta avanzata formalmente dall’assemblea dei lavoratori di Milano, è stata sostenuta da analoghe richieste dalle sedi di Roma e Molfetta;
  2. che la Direzione accantonasse la richiesta di modificare l’attuale regolamentazione dell’“indisposizione” limitandone il ricorso ad alcuni giorni all’anno;
  3. che sul Premio di Risultato fosse individuato un meccanismo di aumento degli importi in funzione degli aumenti degli obiettivi da raggiungere.

A queste richieste, che rappresentavano il completamento di un percorso negoziale che è in corso da quasi un anno, la Direzione aziendale ha risposto:

  1. che la polizza in vigore è stata disdetta in data 29 settembre e avrà validità fino al 31 dicembre dando modo alle Parti di decidere – dopo un confronto con i lavoratori – se entrare in mètaSalute, se rinegoziare (migliorandola) la polizza con “Previdir” o se rivolgersi a un terzo soggetto a cui comunque la Direzione aziendale ha richiesto un’offerta. Questo confronto dovrà concludersi antro la metà di novembre in modo da consentire di porre i dipendenti “in copertura” dal 1° gennaio 2019;
  2. che rinuncia a porre nell’accordo integrativo la questione della limitazione dei giorni di “indisposizione”;
  3. e che concorda che ad un aumento degli obiettivi del Premio di risultati nel corso degli anni, legati agli obiettivi del piano industriale, comunicati alle Organizzazioni e alle Rappresentanze sindacali, ma anche agli operatori finanziari, corrisponda un incremento direttamente proporzionale dell’importo del Premio stesso.

Definiti tali aspetti, la Direzione aziendale ha svolto un dettagliato riepilogo delle posizioni che sono state oggetto di questo lungo negoziato e si è impegnata a consegnare una proposta scritta nel prossimo incontro fissato per il giorno 25 ottobre 2018 a Molfetta.
Per quanto riguarda il Premio di Risultato la proposta aziendale è di un importo di 615 euro lordi annui, che tolti i contributi a carico del dipendente (9,49%) e applicata la tassazione agevolata del 10%, sono circa 500 euro netti.
La Direzione ha altresì dichiarato la disponibilità a erogare l’intero costo a suo carico, cioè 800 euro, laddove il dipendente su base volontaria scegliesse di avere tali importi in Welfare o, eventualmente e subordinatamente ad alcuni passaggi societari, in conferimento di azioni, poiché tali modalità non sono sottoposte a contribuzione sociale né per l’azienda né per il dipendente e non sono assoggettate a tassazione per quest’ultimo.
Gli obiettivi del Premio di risultato sono l’EBIT (al netto di eventuali operazioni finanziarie) per il 75% e per il restante 25% il valore aggiunto diviso per il costo del personale. Il Premio comincerebbe a pagare un 30% del valore a partire da una soglia pari all’84% dell’obbiettivo di EBIT fissato.
In caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, coloro che percepiscono l’”elemento perequativo” così come definito dal CCNL  (485 euro a tassazione piena) continuerebbero a beneficiarne.
In tema di Relazioni sindacali, la Direzione aziendale ha ricordato come nel confronto negoziale sia stata definita la costituzione del Coordinamento delle Rsu  e come quest’ultimo Organismo debba – una volta sottoscritto il contratto integrativo – iniziare un confronto su temi molto rilevanti quali la regolamentazione dello lavoro agile (smart working), gli aspetti legati alla formazione, quelli relativi alla sicurezza sul lavoro e alla prevenzione dei rischi e altri ancora che saranno indicati esplicitamente nel testo che ci verrà proposto.
In tema di trasferte la Direzione ha ricordato come si sia convenuto sull’innalzamento del trattamento di trasferta in Italia a 32 euro di cui 7 come “buono pasto” e 25 da giustificare, prevedendo inoltre di poter far media su base settimanale delle somme spese e come la Direzione si farà carico anche della prenotazione e del pagamento del pernottamento.
Per quanto riguarda la flessibilità dell’orario di lavoro la Direzione ha ricordato come la discussione abbia portato a una flessibilità in entrata dalle 8.00 alle 10.00 con la pausa pranzo che può essere a un’ora e fino a un’ora e mezza.
Per le visite mediche ha accettato di consentire l’utilizzo dei PAR per “coprire” eventuali frazioni di giornata non giustificate dal certificato medico almeno per 4 volte l’anno. Infine, avendo la Direzione di Exprivia comunicato di voler procedere all’incorporazione nella SpA con decorrenza 1° dicembre 2018 di Exprivia Enterprise Consulting e di Advanced Computer Systems, il contratto integrativo si applicherà anche ai dipendenti di dette società.
A tal proposito le Parti al termine dell’incontro hanno esperito la procedura di legge, sancendo che “… ai lavoratori interessati al trasferimento sarà mantenuto il CCNL Industria Metalmeccanica e della Installazione di Impianti; il medesimo (trasferimento) non comporterà, allo stato, alcuna particolare conseguenza giuridica, economica e sociale…”
Il negoziato proseguirà a Molfetta il giorno 25 ottobre con la verifica dei testi valutandone la rispondenza alle soluzioni individuate nel negoziato.

Fim Fiom Uilm nazionali e territoriali
Le RSU del Gruppo Exprivia

Roma, 17 ottobre 2018