“Siamo entrati con un accordo approvato col consenso del 93% dei lavoratori un anno fa e usciamo da qui con una proposta di un nuovo piano industriale che lo stravolge e lo cestina, senza spiegare le reali motivazioni che sono alla base di questa decisione”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, dopo l’incontro al Mise per la situazione ex Ilva.
“Il piano proposto – dichiara il leader – non è sostenibile né dal punto di vista occupazionale né industriale. Hanno presentato un piano industriale per chiudere l’attività produttiva”.
“Non vogliamo – continua – discutere dei numeri previsti dal programma prospettato dall’azienda. È irricevibile perché non possiamo consentire un piano che porta alla chiusura degli stabilimenti italiani con drammatiche ripercussioni occupazionali”.
“Si possono trovare delle misure transitorie – prosegue – in presenza di una crisi congiunturale e produttiva ma sempre partendo da quanto previsto dell’accordo del 2018”.
“Entro l’inizio della prossima settimana – sottolinea – il governo presenterà il suo piano industriale e vedremo la fattibilità e consistenza della loro proposta”.
“Da domani inizieranno mobilitazioni e assemblee in tutti gli stabilimenti per arrivare a una manifestazione e sciopero nazionale a Roma il 10 dicembre e presidi davanti alle fabbriche” conclude Palombella.
Ufficio stampa Uilm