“Dopo mesi di trattative e mancato coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, ancora non si conoscono nel dettaglio gli elementi dell’intesa tra ArcelorMittal, Governo e Commissari Straordinari. Il rischio è che questo ennesimo rinvio possa appesantire ancora di più la situazione all’interno degli stabilimenti, già in forte difficoltà da tempo, a causa della grande incertezza sul futuro, dei frequenti incidenti e del blocco degli investimenti ambientali e manutentivi”. Così Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, dopo aver appreso della decisione del Tribunale di Milano di rinviare l’udienza nella procedura cautelare promossa dai commissari straordinari dell’Ilva contro ArcelorMittal.
“Si continua a parlare di cinquemila, tremila o duemila esuberi – dichiara il leader Uilm – come se fosse una condizione normale. Mi auguro che non ci sia già un accordo chiuso tra il Governo e la multinazionale sugli esuberi che non possa essere messo in discussione dalle organizzazioni sindacali. Non accetteremo mai accordi preconfezionati”.
“Ci preoccupa – prosegue –d la clausola che prevederebbe l’uscita di ArcelorMittal dal novembre prossimo dietro pagamento di 500 milioni di euro. Non vogliamo trattenere nessuno a tutti i costi, se ArcelorMittal ha intenzione di andare via che lo facesse subito, senza aspettare altri dieci mesi ma questa situazione di insicurezza ha effetti drammatici sui lavoratori e sull’intera comunità”.
“Chiediamo urgentemente al Governo – conclude – un incontro in cui ci facciano conoscere i dettagli dell’intesa con la multinazionale e aprire una discussione aperta, non predeterminata e senza pregiudizi, sul futuro di migliaia di lavoratori, famiglie, comunità e dell’acciaieria più grande d’Europa”.
Ufficio stampa Uilm