Ex GKN, Ficco-Materazzi (Uilm-UIL): “Occorrono chiarezza su piano industriale e garanzie sul reddito”

“Alla QF, come noto impegnata nella reindustrializzazione del sito ex GKN di Firenze, poniamo due questioni preliminari a qualsiasi possibilità di accordo: chiarezza sulle prospettive industriali e garanzie sul reddito dei lavoratori”. Lo dichiarano Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive, e Davide Materazzi, segretario della Uil Toscana con delega all’industria, dopo l’incontro di stamane presieduto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

“Ci è stato ufficializzato – riferiscono Ficco e Materazzi – che l’INPS ha respinto la domanda di CIGO di QF per il 2022, prospettando tuttavia la possibilità di richiedere da parte della stessa azienda la CIGS. Come sindacato abbiamo valutato che non ci sono le condizioni per addivenire ad alcun accordo con QF in mancanza sia di prospettive industriali sia di garanzie sulla continuità del reddito dei lavoratori”.
“Per quanto concerne le prospettive, si è fatto cenno – argomentano Ficco e Materazzi – al possibile interessamento di una società pubblica o che collabora col pubblico, ma si è rimasti assolutamente generici, così come generica è stata l’apertura di QF ad accogliere nuovi soggetti nella compagine azionaria o nel sito. Sulla urgentissima questione del reddito dei lavoratori, invece, non ci è stato prospettato alcun ammortizzatore capace di andare oltre il 31 gennaio 2022 e dunque di dare copertura per il prossimo anno”.
“Esortiamo QF – concludono Ficco e Materazzi -ad avanzare richiesta di cassa integrazione secondo quanto indicatogli dall’INPS, di pagare tutte le spettanze dei lavoratori arretrate e in corso di maturazione. Al Ministero delle Imprese e del Made in Italy chiediamo di convocare al più presto un tavolo per verificare l’effettivo interessamento di nuovi soggetti. Ad azienda e istituzioni infine poniamo la questione di tutelare il reddito dei lavoratori nei prossimi mesi. In mancanza di copertura adiremo naturalmente le vie legali per pretendere il pagamento di ogni spettanza”.