Permane una situazione di incertezza e contrazione produttiva, proseguono gli ammortizzatori sociali. No delle organizzazioni sindacali a ulteriori licenziamenti.
In data 27 giugno presso la sede dell’Unione Industriali di Torino si è tenuto l’incontro di aggiornamento della situazione aziendale tra la dirigenza Dana Graziano e il coordinamento nazionale di Fim, Fiom Uilm.
Nella premessa iniziale della riunione l’azienda ha fatto un breve cenno sull’importante novità della vendita dell’intero settore Off-Highway che comprende quasi tutti gli stabilimenti Dana Graziano e altre realtà produttive Dana presenti in Italia, operazione che si concluderà entro la fine 2025. Rispetto alle prime informazioni ricevute nei mesi scorsi è stato comunicato ufficialmente il perimetro degli stabilimenti non coinvolti nella vendita. Oltre lo stabilimento di Luserna S.G., circa 200 addetti di Rivoli impegnati nelle attività Light Vehicle di progettazione e testing che verranno trasferiti in una nuova sede già individuata a circa 10 km da Rivoli, rimarranno nel gruppo Dana altri 3 stabilimenti di due divisioni presenti in Italia, 1 ad Arzignano e 2 a Reggio Emilia che occupano circa 530 addetti. Confidiamo che ulteriori e più dettagliate informazioni del contratto preliminare di vendita verranno illustrate presso la sede del MIMIT il giorno 16 luglio 2025.
Nei mercati di riferimento del gruppo Dana Graziano continua a prevalere un clima di incertezza e stagnazione, a causa dei dazi, dello scenario macroeconomico e geopolitico, elementi che impattando sui volumi di vendita. Le produzioni hanno registrato una ulteriore flessione del 10% rispetto al Budget 2025 preventivato nel 2024 (volumi in calo -30/35 % negli ultimi 2 anni), da aprile la situazione è stazionaria anche se la tendenza per i prossimi 6/8 mesi fa intravedere una possibile ripresa del 5%.
I risultati finanziari continuano ad essere negativi anche nei primi 4 mesi del 2025 con un Ebit che si assesta ad un -7%, l’andamento dell’efficienza dei vari stabilimenti a parte qualche eccezione positiva continuano a non essere linea con gli obiettivi prefissati.
Infine come previsto proseguono tutto gli step necessari per l’avvio dei trattamenti termici a Bari.
Alla luce di quanto illustrato, nonostante le uscite volontarie che ad oggi sono 56 rispetto alle 75 previste entro fine agosto, l’azienda ha fatto richiesta di rinnovare per un ulteriore anno l’accordo sulle uscite volontaria, comunicando anche il mantenimento degli attuali ammortizzatori sociali oggi in essere e la proroga del CDS negli stabilimenti in cui andrà a scadenza.
La delegazione sindacale, unitariamente, se pur consapevole del momento storico del gruppo, alla luce dell’ennesimo cambio di proprietà, ha respinto la richiesta aziendale di ulteriori licenziamenti collettivi volontari. Riteniamo più utile affrontare questo argomento con la nuova proprietà a fronte di un piano industriale.
Inoltre riteniamo inopportuno l’atteggiamento aziendale di chiusura rispetto alla richiesta sindacale di un riconoscimento economico una tantum a tutti i lavoratori, dopo tanti mesi di importanti perdite salariali dovute all’uso degli ammortizzatori sociali (spesso utilizzati in modo non omogeneo fra tutti i lavoratori), segnate da gestioni dei vari plant discutibili su molti punti di vista che hanno generato oltre al non raggiungimento del parametro di efficienza un clima di sfiducia diffuso.
Auspichiamo che, “almeno” in questa fase importante di cambio di proprietà, ci sia più ascolto alle richieste sindacali dei lavoratori, invece di tutelare “esclusivamente” la situazione finanziaria Aziendale, dimenticandosi il patrimonio più importante, “le persone”, i lavoratori.
È grazie alle loro competenze e al loro lavoro quotidiano che Allison Transmission ha intravisto questa importante opportunità di acquisizione.
Le Segreterie Nazionali Fim, Fiom, Uilm