“La gravità del piano esposto oggi, che prevede una complessa riorganizzazione delle assegnazioni fra gli stabilimenti, la chiusura di Pregana e la riconversione di San Mauro, con 370 esuberi complessivo dichiarati, ci porta a chiedere chiarimenti per tutti gli stabilimenti italiani, anche quelli non coinvolti oggi, e a cercare alternative che scongiurino gli esuberi”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto al termine dell’incontro tenutosi a Torino sul piano industriale per lo stabilimento di San Mauro e per le quattro fabbriche del settore FPT, vale a dire di produzione di motori e di cambi. “A questo scopo – spiega Ficco – avanzeremo una richiesta di incontro al Ministero dello Sviluppo economico e nel frattempo abbiamo ottenuto di programmare gli incontri con gli amministratori delegati di ciascuna delle quattro linee di business, vale a dire, oltre a FPT, Iveco, movimento terra e macchine agricole: il primo incontro incontro è fissato l’8 ottobre a Torino con gli AD di Fpt e del movimento terra. Il piano illustrato oggi da CNH Industrial conferma la estrema criticità della fase economica che stiamo attraversando, una fase in cui dobbiamo difendere con tutte le nostre forze l’occupazione e l’industria, sperando nel sostegno delle Istituzioni, senza il quale corriamo il rischio di rincorrere il moltiplicarsi dei problemi senza soluzioni strutturali”.
Ufficio stampa Uilm