“L’ambizione di FPT di incrementare gli investimenti in ricerca e sviluppo per affrontare i cambiamenti di mercato, che spingono verso propulsioni green, è la premessa necessaria per dare un futuro a questa grande realtà industriale, ma il piano industriale 2020-2024 pone gravi problemi occupazionali.
È certamente importante che la Direzione aziendale voglia fare di Torino il polo di eccellenza delle nuove motorizzazioni, ma la chiusura di Pregnana e la presenza di potenziali esuberi anche negli altri stabilimenti pone una questione di sostenibilità sociale”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, al termine dell’incontro informativo tenutosi stamattina a Torino con CNHI sulla divisione FPT, vale a dire motori e cambi, con la presenza dell’AD di FPT Annalisa Stupenengo.
“Come sindacato – aggiunge Ficco – faremo tutto ciò che è in nostro potere per evitare chiusure e esuberi, giacché il nostro primo dovere consiste nell’evitare i licenziamenti”.
“In ogni caso – conclude il sindacalista della Uilm – abbiamo chiesto un incontro al Ministero dello Sviluppo economico, per proseguire il negoziato in una sede istituzionale, anche sulla base delle informazioni acquisite oggi. Per quanto concerne infine gli altri settori di CNHI, alias Iveco, macchine agricole e movimento terra, abbiamo in programma incontri analoghi a quello odierno, per verificare fino in fondo che non ci siano altri piani da cui potrebbero derivare esuberi”.
Ufficio Stampa Uilm