Ccnl Metalmeccanici; Palombella (Uilm): “Stato di agitazione dopo proposta irricevibile di Federmeccanica e Assistal”

“Da oggi inizia lo stato di agitazione in ogni luogo di lavoro, con il blocco delle flessibilità e degli straordinari. Una decisione che arriva dopo la posizione suicida e irricevibile comunicataci da Federmeccanica e Assistal: rinnovare il contratto prevedendo l’aumento dei minimi salariali legati solo all’IPca, ovvero 40 euro complessivo nei prossimi tre anni. Inoltre Federmeccanica e Assistal hanno preso una grave posizione: interrompere il negoziato dopo la proclamazione di questo stato di agitazione.
Nei prossimi giorni informeremo i lavoratori e realizzeremo assemblee in tutte le fabbriche per scegliere la forma di lotta e mobilitazione da mettere in campo. Serve la presenza e la forza di ogni metalmeccanico per far cambiare idea a Federmeccanica e Assistal e per firmare un contratto che ridia dignità e che aumenti i salari. Se continueranno ad assumere questa posizione metteremo in campo qualsiasi azione a nostra disposizione per fargli cambiare idea”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm, al termine dell’incontro presso la sede di Confindustria nell’ambito della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici.

“Non è accettabile che i metalmeccanici abbiano i minimi salariali più bassi in Italia, con differenze fino a 400 euro lordi mensili – sottolinea il leader Uilm – Non sarebbe tollerabile che in otto anni, dal 2016 al 2024, i lavoratori prendessero aumenti salariali irrisori. Dobbiamo rinnovare il contratto prevedendo aumenti salariali, fondamentali per il rilancio del Paese”.

“Dopo undici mesi di trattativa e tredici incontri, non siamo mai entrati nel merito e non si è prodotto nemmeno un documento – conclude – In caso di mancato rinnovo, Federmeccanica e Assistal si assumono una grave responsabilità nei confronti degli 1,4 milioni di lavoratori e tutto il Paese. Non accetteremo mai che per l’ennesima volta siano i lavoratori a pagare la crisi”.

Ufficio stampa Uilm