La trattativa per il rinnovo del CCNL Artigiani Area Meccanica scaduto a dicembre 2022 è giunta a una fase per noi decisiva. Dopo aver definito a dicembre 2023 un significativo accordo economico che ha previsto un primo aumento di 96€ al 4° livello (pari al 6,6% di incremento dei minimi retributivi) sotto forma di anticipo sui futuri aumenti contrattuali (AFAC), è proseguito il confronto sulla parte normativa sulla quale finora si sono delineate possibili convergenze su temi quali: riorganizzazione delle parti speciali del contratto, formazione professionale, inquadramento, criteri di maturazione di tredicesima e festività, apprendistato, periodi di preavviso.
Continuiamo a registrare risposte negative o insufficienti su temi per noi importanti quali le assemblee sindacali in azienda e il riconoscimento dei primi 3 giorni di malattia.
Sul fronte delle richieste economiche (aumento dei minimi del 18,6% per il quadriennio 2023-2026 e rivalutazione del trattamento di trasferta e reperibilità) la trattativa, ripresa come previsto a settembre 2024, registra tuttora distanze consistenti e il negoziato, nonostante i numerosi incontri svoltisi finora, non registra significativi avanzamenti. A fronte di un quadro inflattivo che continua a penalizzare pesantemente le condizioni economiche delle lavoratrici e dei lavoratori, in particolare nel settore artigiano metalmeccanico, che sconta un consistente differenziale retributivo in negativo rispetto ai lavoratori dell’industria, non è quindi più rinviabile il raggiungimento di una intesa che riguarda oltre 500.000 addetti che rappresentano più della metà dei dipendenti delle aziende artigiane dell’intero paese.
Il 19 novembre 2024 è in programma un incontro per provare a definire un accordo complessivo su tutti questi temi e, in mancanza di soluzioni positive dopo quella data, decideremo tutte le iniziative idonee a sbloccare questa importante vertenza per il settore metalmeccanico.
Fim Fiom Uilm Nazionali