“La collaborazione e la solidarietà fra gli stabilimenti è assolutamente indispensabile per assicurare un futuro a tutti i siti italiani e scongiurare gli esuberi”. A dichiararlo sono Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile dei settori auto ed elettrodomestici, e Riccardo Falcetta, coordinatore nazionale Uilm del gruppo, dopo l’incontro tenutosi a Roma con Bosch.
“La situazione a Bari, che secondo le previsioni avrebbe dovuto portare nel 2022 a circa il 25% di sovracapacità rispetto alla attuale forza lavoro, purtroppo continua a deteriorarsi – proseguono i sindacalisti della Uilm – a causa della forte contrazione del mercato del diesel e nonostante l’arrivo delle nuove produzioni pattuite. In una situazione diametralmente opposta si trova invece lo stabilimento di Nonantola in provincia di Modena, che fortunatamente ha alti volumi produttivi, fa ricorso al lavoro temporaneo e nel recente passato ha dato alcune lavorazioni all’esterno. È evidente che una collaborazione fra i siti potrebbe riequilibrare questa situazione così fortemente differenziata, ma per prima cosa secondo noi occorrerebbe riportare all’interno le lavorazioni date fuori”.
“Più in generale e anche al di là delle possibili collaborazioni con Nonantola, Bari ha bisogno di diversificare la propria produzione nell’ambito di una strategia di gruppo, diventando all’occorrenza un fornitore per le varie divisioni europee, poiché è evidente che la crisi del diesel è oramai strutturale. Non potremmo accettare di assistere alla crisi dello stabilimento pugliese mentre il gruppo Bosch nel suo complesso continua a crescere”.
Il prossimo incontro a livello nazionale sarà il 20 novembre.
Ufficio stampa Uilm