Automotive: rinnovare il CCSL per recuperare il potere di acquisto dei lavoratori e salvaguardare le condizioni di lavoro

Documento coordinamento nazionale automotive Uilm

Si è riunito oggi il coordinamento nazionale Uilm di Stellantis, CNHI, Iveco, Marelli e Ferrari per avviare la fase di rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro in scadenza a fine anno. La Uilm chiederà alle altre organizzazioni sindacali di definire una piattaforma rivendicativa comune, così da essere più forti verso la controparte.

La priorità negoziale deve essere la salvaguardia del potere di acquisto in una fase come questa caratterizzata da un forte aumento del costo della vita. Anche sulla parte normativa si potranno porre alcune proposte di miglioramento su temi quali ad esempio part time, recuperi, relazioni sindacali, sicurezza, smart working e inquadramento; alla luce di quello che sta avvenendo nelle fabbriche, si dovrà anche ribadire che ergonomia e salubrità delle condizioni di lavoro restano valori imprescindibili.

Sul versante della transizione energetica, la Uilm chiede al Governo di sostenere la trasformazione dell’industria senza indugiare nell’attesa della discussione europea, poiché il ritardo accumulato dall’Italia è già molto grave. Chiediamo di rendere gli incentivi all’acquisto di auto elettriche pluriennali, di investire le risorse del PNRR negli investimenti industriali finalizzati alla transizione, di rafforzare gli ammortizzatori sociali; infine chiediamo di istituire una Agenzia degli approvvigionamenti, poiché già oggi il principale problema che ostacola la produzione è la penuria di microchip.

Per quanto riguarda le questioni industriali, chiederemo a Stellantis di chiarire le prospettive di quegli stabilimenti che ancora non hanno una missione di lungo periodo, come le fabbriche di meccanica e la Teksid di Torino. Con Marelli proseguiremo sulla via del passaggio dei lavoratori dai settori in crisi a quelli innovativi. Infine al Governo rinnoviamo l’invito a sostenere le iniziative industriali finalizzate alla transizione energetica, a incominciare dal progetto di Iveco di produrre autobus a basso impatto ambientale in Italia.

Anche se il contesto è difficile e instabile, i lavoratori hanno il diritto di rinnovare il contratto collettivo e di ottenere la salvaguardia piena del potere di acquisto.

UILM Nazionale
Il Coordinamento Nazionale Automotive UILM