Automotive, Ficco (Uilm): “Mancanza incentivi colpirà duramente la produzione italiana”

“Da quanto ci risulta gli incentivi per le auto elettriche non sono stati ancora rinnovati e questa mancanza non solo è grave in sé, ma è emblematica del disinteresse che il nostro Governo mostra per la transizione ecologica nel settore automotive”. Lo dichiara Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto.

“Contrariamente – spiega Ficco – a quanto sta accadendo nel resto di Europa, pare che il Governo italiano non sia intenzionato a dare alcuna strutturalità agli incentivi per l’acquisto di auto a bassa emissione e in particolare per quelle elettriche, anzi pare che all’orizzonte non vi sia nemmeno la proroga degli incentivi varati nel 2021. È una assurdità poiché l’Unione europea procede verso l’elettrificazione a marce forzate ed i prezzi delle auto elettriche sono ancora insostenibili per i consumatori normali. La beffa è che il Governo adottò incentivi verso le auto elettriche quando in Italia non se ne producevano, mentre oggi che le produciamo li lasciano decadere. Sembra quasi che si lavori contro gli interessi nazionali. In ogni caso, le ricadute del venir meno degli incentivi sulla produzione italiana sarebbero molto pesanti, provocherebbero cassa integrazione ed esuberi”.

“Più in generale – conclude Ficco – denunciamo un disinteresse verso il settore automotive, che pure è il primo comparto industriale italiano ed è investito appieno dalla transizione ecologica che le risorse del PNRR dovrebbero accompagnare. Tanto per cominciare non abbiamo ancora saputo nulla dell’agognato accordo fra Governo e Stellantis sulla costruzione di una Gigafactory a Termoli. Eppure la costruzione della Gigafactory non solo è essenziale solo per il futuro di Termoli, dove attualmente sorge la più grande fabbrica di motori italiani, ma è fondamentale per la evoluzione della intera filiera produttiva”.

Ufficio stampa Uilm