La legge di stabilità 2016 ha previsto specifiche tutele previdenziali per i lavoratori del settore rotabile ferroviario, interessati alla prolungata esposizione da amianto in siti oggetto di specifica bonifica, tramite benefici in termini di anticipo del trattamento pensionistico.
A distanza di oltre due anni, nonostante la promulgazione di specifico decreto attuativo e di norme applicative tali benefici non trovano concreta applicazione, con conseguenze nefaste per i lavoratori del settore, tra cui molti in possesso di regolare domanda di quescienza debitamente certificata dalle sedi INPS territoriali.
Il tutto aggravato dalla crisi del settore che in alcune aree ed imprese sfocia nel paradosso: lavoratori potenzialmente pensionabili secondo la legislazione vigente che sono collocati in cassa integrazione, poiché l’INPS non da seguito all’erogazione del trattamento pensionistico.
Le categorie nazionali dei metalmeccanici hanno denunciato tale situazione chiedendo uno specifico incontro a INAIL e INPS nazionali, con il preciso obbiettivo di analizzare le evidenti problematiche nell’applicazione della norma di legge ed insieme individuare una soluzione.
A distanza di un mese, purtroppo, non abbiamo ricevuto risposta alcuna.
I lavoratori del settore non possono più aspettare. Serve una risposta concreta ed immediata da parte del Governo, in primis il Ministero del Lavoro, affinché si trovi una soluzione in tempi celeri.
In questi giorni, in cui il Parlamento è impegnato nella discussione e nell’approvazione della Legge di Bilancio 2020, chiediamo a capigruppo di Camera e Senato di raccogliere l’istanza dei lavoratori del settore rotabile ferroviario, promuovendo una specifica norma risolutiva.
In assenza di risposte concrete, nel rivendicare un diritto stabilito dalla legge, chiameremo i lavoratori del settore rotabile ferroviario a Roma, per un’iniziativa di denuncia e di protesta sotto i palazzi delle istituzioni.
FIM FIOM UILM nazionali