MètaSalute, tempo di bilanci…

Anche per mètaSalute è arrivata l’ora di fare un bilancio. Il 18 dicembre per il Segretario organizzativo Uilm, Roberto Toigo, è stato l’ultimo giorno da presidente del Fondo. Ma lasciamo innanzitutto parlare i numeri: i Piani Sanitari mètaSalute hanno erogato al 30 novembre 2018 oltre 2.238.074 prestazioni sanitarie per un ammontare complessivo di 141,3 milioni di Euro. Il numero di beneficiari delle prestazioni si attesta a 561.689 persone. “Insomma – dice Toigo – non si può certo dire che il sistema non funzioni, forse c’è ancora qualcosa da migliorare nell’ingranaggio, ma questi dati mettono nero su bianco la centralità di questo strumento per il nostro settore e l’importante sostegno economico che ha garantito ai lavoratori e alle loro famiglie”.
Un supporto concreto, con una fruibilità in crescita costante. Basti pensare che al 30 ottobre 2018 risultavano pagate oltre 1.988.555 prestazioni sanitarie per un ammontare complessivo di 137,1 milioni di Euro. Il numero di beneficiari delle prestazioni si attestava a 522.273 persone.
Il bilancio è presto fatto: alla fine del primo anno di operatività mètaSalute ha restituito ai lavoratori ed alle loro famiglie poco meno del 94% dei contributi incassati dalle aziende sotto forma di prestazioni sanitarie. “Un livello di copertura che non ha uguali nel settore della Contrattazione Collettiva Nazionale e che testimonia la portata innovativa dell’ultimo rinnovo del Contratto dei Metalmeccanici e l’importanza strategica per i Fondi Sanitari Integrativi di affidare le proprie risorse al settore assicurativo favorendo la massima competizione tra gli operatori” – sintetizza Toigo.

LA MISSION DI METASALUTE E L’INTEGRAZIONE CON IL S.S.N.
“L’obiettivo di mètaSalute è sempre stato quello di fornire un supporto concreto ai redditi dei lavoratori e delle relative famiglie in merito alle voci principali della Spesa Sanitaria Privata, in un’ottica di massima complementarietà rispetto al Servizio Sanitario Nazionale”, riprende Toigo. “Obiettivo direi largamente raggiunto”. Non a caso solo il 15% delle risorse di mètaSalute sono state impiegate nell’area ospedaliera, che risulta ben presidiata dal S.S.N. in modo piuttosto generalizzato. Al fine di dare corpo effettivamente alla mission integrativa del Fondo si è scelto, infatti, di concentrare gli interventi in favore dei lavoratori e delle proprie famiglie in quelle aree cliniche e di cura non ricomprese nei Livelli Essenziali di Assistenza (in particolare, nell’area odontoiatrica) o che comunque vedono i lavoratori e le loro famiglie dover, alla prova dei fatti, mettere mano al portafoglio o, ancora peggio, ai propri risparmi.
Il 45% delle risorse sono state erogate nell’area extraospedaliera (tra alta diagnostica, visite specialistiche ed accertamenti diagnostici), con poco meno di 1,4 milioni di prestazioni sanitarie pagate; oltre il 33% nell’area odontoiatrica, con poco meno di 632 mila prestazioni dentarie pagate; e poi quasi il 10% delle risorse sono state investite dal Fondo in prevenzione e diagnosi precoce con quasi 130.000 protocolli già integralmente rimborsati.

SOSTENIBILITÀ PIANI SANITARI METASALUTE E GARANZIE RISPETTO AGLI ATTUALI LIVELLI ASSISTENZIALI
I Piani Sanitari mètaSalute garantiscono mediamente un livello di indennizzo delle spese sanitarie assicurate pari al 95% del costo sostenuto dal lavoratore e/o dai propri familiari. “La sostenibilità di tali livelli assistenziali – dice Toigo – è stata recentemente confermata dalla Compagnia Assicuratrice partner di mètaSalute anche per il prossimo biennio (2019 e 2020), consentendoci pertanto di dare piena continuità al supporto attualmente garantito in campo sanitario ai lavoratori ed alla loro famiglie fino alla scadenza dell’attuale CCNL. Si tratta di un risultato importante perché identifica come livelli assistenziali di riferimento per il nostro Fondo livelli abbondantemente al di sopra delle migliori esperienze storicamente operative nel settore della Sanità Integrativa.
Ora la sfida sarà quella di garantire la stabilità nel tempo di tale supporto per i lavoratori del nostro settore e per le loro famiglie, tenuto anche conto – ci tengo a ricordarlo – che il contributo versato a mètaSalute è appena il 20% del valore medio delle cure pagate annualmente di tasca propria dai cittadini italiani e che il costo medio di mercato di una polizza sanitaria come la nostra è di quasi 10 volte superiore. Insomma, un chiaro esempio di come l’unione faccia la forza!”.

ANDAMENTI E PIANI SANITARI 2018
A conferma dell’importanza per l’intero settore di un sostegno alla diffusione in tutte le aziende dei Piani Sanitari mètaSalute, anche in quelle realtà aziendali nelle quali la Sanità Integrativa era già presente al momento del rinnovo dell’ultimo CCNL Metalmeccanico, il Piano Sanitario Base che riguarda la quasi totalità degli addetti del settore ha fatto registrare degli andamenti tecnici (ovvero un bilanciamento tra entrate = contributi ed uscite = prestazioni sanitarie) più equilibrato rispetto ai Piani Sanitari Integrativi, attivati invece solo in alcune realtà aziendali. “Questa situazione – commenta ancora Toigo – se da un lato sottolinea i vantaggi aggiuntivi dei quali possono beneficiare i lavoratori in caso di attivazione di uno dei diversi Piani Integrativi messi a punto dal Fondo che ampliano ulteriormente il supporto ai lavoratori ed alle loro famiglie in caso di bisogno; dall’altro richiama l’attenzione sull’opportunità da parte sia delle aziende che dei rappresentanti dei lavoratori all’interno delle stesse di promuovere responsabilmente un percorso di convergenza verso una piattaforma unica di Sanità Integrativa per il settore metalmeccanico”. “Questo percorso – prosegue – è infatti la migliore garanzia per la stabilità di questo importante strumento nato dalla bilateralità che sarà sempre più centrale per il nostro contratto. In questa prospettiva ritengo di particolare rilevanza la scelta fatta da alcuni grandi Gruppi aziendali, quali il Gruppo Leonardo ed il Gruppo Fincantieri di armonizzare i propri Piani Sanitari Integrativi aziendali con quelli di mètaSalute entrando a far parte del nostro Fondo. Un esempio, importante che auspico nell’interesse di tutti i lavoratori possa essere seguito anche da altri”.

AVANZO DI GESTIONE PIANI SANITARI METASALUTE 2018
Alla luce dei dati appena illustrati, nell’esercizio 2018 non sarà presumibilmente accantonato dal Fondo alcun avanzo di gestione. La quasi totalità delle risorse raccolte dalle aziende, come già indicato, sono state infatti già restituite ai lavoratori ed alle loro famiglie in forma di prestazioni sanitarie. Proprio tale circostanza, tuttavia, conferma che sin dal primo anno di operatività il Fondo Sanitario mètaSalute è stato in gradi rispondere adeguatamente alle richieste dei propri assistiti mettendo a disposizione dei livelli di copertura e di efficienza particolarmente elevati, soprattutto alla luce degli impieghi piuttosto contenuti conferiti dal Fondo alla Compagnia Assicurativa partner. “Concludo oggi la mia esperienza come Presidente del Fondo – conclude Toigo – con la soddisfazione di aver messo in moto insieme alle fonti istitutive ed al Consiglio di Amministrazione una tutela per il nostro settore fondamentale per l’oggi e, ancor di più, per il domani. Continuerò comunque a mettere a disposizione il mio contributo per preservare gli importanti risultati raggiunti e per favorire ulteriormente l’accessibilità alle prestazioni assicurate dal nostro Fondo”.

Ufficio stampa Uilm

20 dicembre 2018