Italtel: Comunicato Fim-Fiom-Uilm ITALTEL: “Non ci siamo e così non ci stiamo”

L’incontro con l’Azienda che si è tenuto il 27 maggio in Assolombarda è stato veramente burrascoso. Corre sempre davanti agli occhi l’esempio (molto forte) che aveva fatto l’A.D. il 24 marzo scorso, quando aveva paragonato Italtel ad un aereo che non riusciva ad alzarsi in volo perché troppo appesantito…., ma i lavoratori – con le loro competenze professionali e con tanti anni di esperienza aziendale alle spalle – non sono zavorra!
Italtel ha dichiarato in apertura di riunione che ci sono circa 80 persone nel 2009 e 40 persone nel 2010 che farebbero parte di un bacino per andare in mobilità con accompagnamento alla pensione.
Queste persone devono uscire da subito e al massimo entro il 31-12-2010.
Poi in realtà l’azienda ci ha spiegato che ha intenzione di fare uscire solo 90 di questi 120, perché 30 servirebbero ancora.
Queste 90 persone, secondo l’azienda, dovrebbero fare 6 mesi di CIGS consecutivi. Quando Italtel aprirà la procedura di CIGS.  Ma l’intenzione è quella di aggiungerci anche 30-40 persone considerate indesiderate non necessariamente con anzianità anagrafiche idonee per l’accompagnamento alla pensione.

Con i CDS l’azienda intende recuperare 90 eccedenti, sul un totale dei 250 esuberi dichiarati con la procedura di mobilità.
Queste 90 persone ‘recuperabili’ non sono né quelle che possono andare in mobilità con accompagnamento alla pensione né i 30-40 indesiderati.
Italtel per recuperare le 90 eccedenze attraverso i contratti di solidarietà si è resa disponibile – affermando che si trattava di una proposta alternativa – a:

  • collocare stabilmente in contratto di solidarietà 600 lavoratori, a un giorno settimanale di riduzione d’orario fino al 31-12-2010.
  • inserire in solidarietà aggiuntivamente ai primi altri 600 lavoratori con un meccanismo “una tantum” (una settimana all’anno per il 2009 e il 2010).

Le OO.SS. hanno dichiarato che la proposta aziendale delle “due aree” non era equa, sia per le modalità che le quantità di coinvolgimento dei lavoratori nei contratti si solidarietà.

Nell’incontro del 27, NON c’è quindi stato modo di convincere l’azienda ad allargare la platea delle persone da coinvolgere per i CDS diminuendone il peso (numero di giorni) individuale, perché secondo Italtel la nostra proposta “affosserebbe l’azienda”.
Non si capisce però perché Italtel non sia affondata ad ottobre-novembre-dicembre dello scorso anno quando in CIG ci sono andate più di 1200 persone. L’ipotesi sindacale dei CDS vorrebbe ricalcare lo stesso numero di persone da coinvolgere. Ma su questo l’Azienda si dichiara assolutamente indisponibile.
Quello che l’Azienda NON capisce è che in questo maniera, con certi atteggiamenti non si va da nessuna parte.
NON si può pensare che la nostra sempre dichiarata responsabilità a giungere ad un’intesa, possa essere interpretata che il Sindacato firmerà a tutti i costi un accordo.
Nel prossimo incontro che si terrà il prossimo 4 giugno in Assolombarda, vogliamo discutere di merito, con risposte chiare e comportamenti consoni ad una trattativa vera.
Se questa non avverrà l’Azienda si assumerà una grave responsabilità davanti ai lavoratori.

A conclusione dell’incontro, il coordinamento nazionale ha deciso di effettuare 4 ore di sciopero.
Le RSU dei vari siti decideranno le modalità più opportune.


Segreterie Provinciali e Nazionali di  FIM-FIOM-UILM
Coordinamento Nazionale RSU Gruppo Italtel

29 maggio 2009