Alcatel: Lucent Italia

INSIEME AL SINDACATO ED AI LAVORATORI, E’ INDISPENSABILE UN ATTEGGIAMENTO PIU’ DETERMINATO DI GOVERNO E REGIONE SUL FUTURO DEL SITO DI BATTIPAGLIA E DI ALCATEL LUCENT NEL NOSTRO PAESE

Il giorno 30 Giugno presso il Ministero dello Sviluppo Economico si è tenuto un incontro con la direzione dell’Alcatel Lucent Italia.
A differenza di quanto avvenuto nella riunione precedente del 29/5, si è registrata l’assenza all’incontro del ministero degli Esteri, degli assessori della regione Campania (hanno inviato un funzionario non particolarmente aggiornato sugli incontri precedenti) e di tutte le forze politiche e le istituzioni che prima delle elezioni si erano “fatte carico” del problema dello stabilimento di Battipaglia e che sembrano ora uscite di scena L’incontro è stato convocato dal MSE, dopo che nella riunione del 29/5 questo aveva chiesto una pausa per portare a termine alcune verifiche con la multinazionale francese sul progetto di cessione/chiusura dello stabilimento di Battipaglia, ma più in generale sul futuro di ALU nel nostro paese.

L’impegno assunto del governo di verificare e tentare di modificare le posizioni della multinazionale si è concluso con la riconferma da parte di ALU della drastica decisione su Battipaglia.
Ma noi non abbiamo chiesto al governo di fare da notaio; conosciamo perfettamente la strategia industriale di disimpegno di ALU sulle attività produttive e dall’ultimo incontro del Comitato Aziendale Europeo anche sulle attività di R&D mature e di SG&A (spese generali e di amministrazione). Avevamo chiesto al governo di tentare di modificare e far sospendere questa strategia della multinazionale, che negli ultimi anni ha portato solo a chiusure di stabilimenti e licenziamenti.
Sarebbe ulteriormente inaccettabile se il governo che pur ha stanziato 800mil€ per la banda larga, lasciasse l’assegnazione soggetta a gara (libero mercato) e quindi un’azienda che chiude, licenzia, ristruttura potrebbe avere assegnata una parte di questi soldi dei contribuenti, senza nessun tipo di vincolo sociale (mantenimento dei siti e dell’occupazione); questo in Italia, andrebbe in controtendenza, con quanto stanno facendo alcuni paesi europei e gli stessi USA.

La regione Campania ha teso a scaricare la responsabilità sul governo nazionale affermando che gli stanziamenti sui progetti Nazionali sono di gestione governativa.
Se questi atteggiamentI di scarsa determinazione di Governo e regione fossero confermati avvalorerebbero un nostro sospetto che i lavoratori sono stati sostenuti ed ascoltati solo perchè in campagna elettorale ed ora rischiano di trovarsi da soli insieme al sindacato a gestire questa difficile partita.

Alcatel Lucent Italia non è stata da meno: ha dichiarato che la decisione su Battipaglia è immodificabile. Ha comunicato che aprirà la procedura di cessione di ramo d’azienda per la parte manifatturiera di Battipaglia l’8 Luglio, facendo confluire attività e lavoratori in una scatola vuota (new-co) che sarà in seguito venduta a qualcuno non meglio identificato.
Tutto questo ci sembra provocatorio ed irrispettoso dei lavoratori che si troveranno aperta una procedura che si chiuderà nel bel mezzo delle ferie estive e non sapranno se e dove torneranno al rientro dalle vacanze.
Ci sembra in egual modo grave la dichiarazione di ALU Italia secondo la quale la multinazionale non vuole vincoli e che preferisce rinunciare a finanziamenti pubblici pur di avere le mani libere e rinunciare alla presenza in alcuni paesi e territori (questo a conferma della “responsabilità” sociale d’impresa).

Le segreterie Nazionali ed il coordinamento sindacale hanno assunto le seguenti decisioni:

1) richiamare alle loro responsabilità tutti i soggetti istituzionali e non che si sono espressi nel corso della campagna elettorale a favore dei lavoratori di Battipaglia con l’obiettivo di trovare una soluzione per la salvaguardia del sito.

2) richiedere a governo e regione di intervenire, affinchè ALU non attivi l’annunciata procedure di cessione di ramo d’azienda alla new-co, e per aprire un confronto tecnico con l’azienda sul piano industriale proposto dalla RSU di Battipaglia.

3) le iniziative di lotta a BTP dovranno privilegiare la visibilità esterna, per ottenere indispensabili alleanze con le istituzioni territoriali e con l’opinione pubblica.

4) chiedere un incontro ad ALU Italia sulle ricadute nel nostro paese della nuova strategia aziendale presentata all’ECID del 18 Giugno di esternalizzazione dell’IS/IT, delle attività R&D mature, dell’SG&A, del fabb-less per lo stabilimento di Trieste, dei lavoratori somministrati che stanno pagando in prima persona queste scelte industriali di delocalizzazione di attività di sviluppo e manifatturiere nei paesi a basso costo e che mettono seriamente in discussione nell’immediato futuro la capacità di innovazione tecnologica che in questi anni ci ha caratterizzato come ALU Italia, mettendo così in discussione la stessa permanenza della multinazionale nel nostro paese.

Fim Fiom Uilm Nazionali
Il Coordinamento Nazionale Alcatel Lucent Italia

Roma, 8 luglio 2009