Agile: Comunicato Fiom Uilm Eutelia/Agile: Il Governo e le istituzioni devono garantire il futuro e le prospettive dei lavoratori

EUTELIA/AGILE: IL GOVERNO E LE ISTITUZIONI DEVONO GARANTIRE IL FUTURO E LE PROSPETTIVE DEI LAVORATORI, A PARTIRE DAL MANTENIMENTO E RECUPERO DELLE COMMESSE
Si è tenuto lo scorso 1 febbraio, l’incontro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, alla presenza dell’on. Gianni Letta.

L’incontro, ottenuto durante il presidio del 25 gennaio u.s., ha visto le OO.SS. chiedere al Governo di sostenere fortemente la richiesta di amministrazione straordinaria e di convocare una riunione (con la partecipazione di tutti gli enti locali e delle aziende a capitale pubblico che hanno e/o hanno avuto commesse con la società), a valle della decisione del Tribunale fallimentare di Roma sulla procedura di insolvenza presentata da FIM-FIOM-UILM e SLC CGIL, prevista per il 17 febbraio p.v.
Questo per consentire di discutere in un ambito istituzionale di prospettive occupazionali e industriali e che l’utilizzo degli ammortizzatori sia finalizzato a proteggere i lavoratori in attesa di produrre quelle iniziative idonee a riportare attività e lavoro dentro l’azienda.
Per quanto riguarda i call-center poi, si è richiesto di attivare un tavolo specifico in considerazione dell’estrema difficoltà dei lavoratori e delle peculiarità del settore.
L’on. Letta ha risposto positivamente alle richieste sindacali, convocando la riunione su Agile/Eutelia per il 22 febbraio p.v., alla presenza degli enti locali interessati e impegnandosi a verificare con le aziende a capitale pubblico la disponibilità ad essere presenti.
Per i call-center la riunione si terrà il 12 febbraio prossimo presso il Ministero dello Sviluppo Economico.
A questo punto è fondamentale che il Governo agisca con decisione per impegnare tutti i committenti pubblici e privati affinché non si perdano ulteriori commesse e si attivi nei confronti di quegli enti che, nei giorni scorsi, insensibili ai richiami istituzionali e ai sacrifici dei lavoratori, hanno scelto di rescindere i contratti.
Solo il mantenimento delle commesse in essere ed il recupero di quelle perse, può costituire quello zoccolo duro da cui far ripartire l’azienda per dare prospettive ai lavoratori. La quantità e la qualità delle attività sono fondamentali anche per lasciare all’azienda una dimensione nazionale. Per far questo è opportuno da subito, ripristinare l’agibilità di tutte le sedi sul territorio nazionale a partire da quella di Napoli.
I lavoratori sono impegnati da più di un anno ormai in una durissima lotta per il lavoro, la professionalità, il reddito.
Questi obiettivi si possono ancora realizzare con il concorso di tutti.
Nei prossimi giorni ci attiveremo per programmare insieme alle altre organizzazioni sindacali le opportune iniziative di mobilitazione per mantenere alta l’attenzione dei media e delle istituzioni sulla vertenza.

Fiom-Cgil e Uilm-Uil Nazionali
Coordinamento Nazionale RSU

Roma 3 Febbraio 2010